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IO CAPITANO

 

IO CAPITANO racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa. Un'Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

 

Genere: Drammatico

 

Regia: Matteo Garrone

 

Attori: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Ahmed Hichem Yacoubi, Doodou Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Cheick Oumar Diaw, Joe Lassana, Mamadou Sani, Bamar Kane, Beatrice Gnonko, Flaure B.B. Kabore, Afif Ben Badra, Observateur Ebène, Jacky Zappa, Abdellah Elbkiri, Bidar Abdelahad, Mohamed Amine Kihel, Mouhamed Gaye, Cheickh Ndiaye, Babacar Diop, Emilie Adams, Princess Erika, Mariam Kaba, Aly Niang, Taha Benaim.

 

Durata: 121 Min.

 

Critica: Il film sarà presentato in anteprima in concorso alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

commento del regista:

Io Capitano nasce dall’idea di raccontare il viaggio epico di due giovani migranti senegalesi che attraversano l’Africa, con tutti i suoi pericoli, per inseguire un sogno chiamato Europa. Per realizzare il film siamo partiti dalle testimonianze vere di chi ha vissuto questo inferno e abbiamo deciso di mettere la macchina da presa dalla loro angolazione per raccontare questa odissea contemporanea dal loro punto di vista, in una sorta di controcampo rispetto alle immagini che siamo abituati a vedere dalla nostra angolazione occidentale, nel tentativo di dar voce, finalmente, a chi di solito non ce l’ha.

 

Da mesi era atteso a Cannes, dove alla fine – tra non poco stupore – non è stato selezionato perché non pronto ed è rimasto fuori dal concorso. E invece sarà Venezia per Io Capitano, il nuovo film di Matteo Garrone a quattro anni da Pinocchio, al cinema dal 7 settembre. La prima volta per Garrone dopo cinque volte a Cannes e due a Berlino. Ma cos’è Io Capitano? Un viaggio che rimanda ai poemi omerici, alle fiabe, tanto care al regista che da sempre nel corso della sua carriera le ha volute raccontare in ogni loro sfumatura, estetica e diversità, in bilico tra grottesco, realismo magico e una fotografia che ricorda il primo Fellini. Questa volta, Garrone sceglie però di virare verso la realtà e narrare il viaggio della speranza di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano la loro città, Dakar, per raggiungere l’Europa. Inizia così una contemporanea odissea – appunto – attraverso le insidie del deserto, i centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Il film è ispirato ad alcune storie vere, quelle di Kouassi Pli Adama Mamadou, Anaud Zohin, Amara Fofana, Brhane Tareke e Siaka Doumbia, tutti ragazzi che hanno compiuto il viaggio che compiono i protagonisti. Ciò che negli scorsi mesi aveva destato attenzioni e dubbi era legato al fatto che tutti aspettavano Io Capitano in concorso sulla Croisette, anche perché il rapporto tra Garrone e Cannes è ormai solido visto che al festival sono stati presentati L’imbalsamatore (nel 2002), Gomorra (nel 2008, vincitore del Gran Premio della Giuria), Reality (nel 2012, vincitore del Grand Prix), Il racconto dei racconti (nel 2015) e Dogman, (nel 2018, premiato con il Prix Interprétation a Marcello Fonte). Le riprese di Io Capitano – iniziate verso la fine di gennaio del 2022 – si sono svolte tra Senegal, Marocco e Italia. Alla direzione della fotografia, dopo la storica collaborazione con Marco Onorato e quelle con e Peter Suschitzky e Nicolaj Brüel, per la prima volta ci sarà Paolo Carnera, sulla fotografia di tutti i film di Damiano e Fabio D’Innocenzo e di recente anche su Nostalgia di Martone. Al montaggio invece, sempre Marco Spoletini e alle scenografie Dimitri Capuani. Per Garrone ancora una coproduzione internazionale, questa volta però tra Italia e Belgio. Il film, oltre che dal regista, è stato scritto anche dall’attore Massimo Ceccherini (che aveva già firmato quella di Pinocchio), dal compagno di sceneggiature, Massimo Gaudioso e dallo storico aiuto regista, Andrea Tagliaferri.  TORNA ALLA HOME PAGE